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Case green: la batosta sugli italiani promossa da von der Leyen e dai verdi. Una spesa da 50.000 euro a famiglia

BRUXELLES – In arrivo una stangata sulla casa voluta dall’Europa che, anche se annunciata già da diversi mesi, molti speravano di evitare. La direttiva case green prevede che, entro il 2030 (mancano soltanto poco più di 5 anni a questa scadenza), i proprietari saranno costretti a rendere green la propria casa, nel rispetto dell’ambiente. Entro il 2050 si punta alle emissioni zero. L’ambizioso piano dell’Europa di von der Leyen, delle sinistre e dei verdi costerà, solo in Italia, ben 180 miliardi di euro. O almeno questo è il costo annunciato che si trduce in una spesa media di 50.000 euro a famiglia. Lo rileva la rivista Money.
Il costo medio è quanto i proprietari degli immobili dovranno spendere per adeguare la casa alla nuova direttiva. La maggior parte degli immobili in Italia si trovano in classi energetiche pessime e per rispettare la direttiva europea sarebbero necessari numerosi (e costosi) interventi.
Per alcuni, una minoranza, basterà un intervento di poco conto (come ad esempio la sostituzione della caldaia), per la maggioranza, però serviranno diversi lavori come isolamento interno ed esterno, sostituzione degli infissi, installazione di pompa di calore, impianto fotovoltaico con batteria di accumulo. Tutti interventi che hanno un costo abbastanza elevato.
Come se non bastasse la direttiva case green, un’altra stangata verde e progressista europea incombe sulle case e sui terreni degli italiani. L’Unione Europea chiede all’Italia, abbastanza insistentemente, di ritoccare i valori catastali per adeguarli a quelli di mercato. Era stato già annunciato anche questo e a prevederlo, in parte, è la riforma del Catasto che si attende a breve. La stangata fiscale che colpirebbe il patrimonio immobiliare italiano sarebbe davvero pesante perché, come è ormai noto, i valori catastali degli immobili in Italia non si aggiornano da diversi decenni. Ritoccarli per portali al valore di mercato vorrebbe dire assistere ad aumenti medi che potrebbero toccare anche il 300%.

Mentre sui banchi del Parlamento europeo siede trionfalmente Ilaria Salis, che propugna il diritto all’occupazione abusiva di case.

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