Rinnovare le Istituzioni

Elezioni: nel 2024 si vota in Italia, in Europa e nel mondo. Metà della popolazione mondiale andrà alle urne

BRUXELLES – Il 2024 sarà un anno ricco di appuntamenti elettorali che vedranno 20 milioni di italiani chiamati ai seggi. In primo piano le europee, nelle quali probabilmente si candideranno e si sfideranno le due prime donne della politica italiana, Giorgia Meloni e Elly Schlein, il cui confronto televisivo, chiesto dalla segretaria Pd e accettato dalla premier, è già atteso con curiosità. Anche se, negli ambienti piddini, molti suggerirebbero alla segretaria di evitare il confronto diretto, considerandolo perso in partenza.

EUROPEE – Le elezioni europee daranno indicazioni sui rapporti di forza tra i partiti, anche se le tematiche nazionali entreranno solo parzialmente in campagna elettorale. Il voto però indicherà la collocazione che in ambito europeo assumerà l’Italia. Se cioè gli italiani approveranno la posizione di chi, come Draghi e i partiti di sinistra, hanno seguito pedissequamente le costrizioni imposte dalla Ue, cinfermando la maggioranza Ursula, oppure seguiranno le indicazioni dei sovranisti e delle destre, che hanno aumentato il loro peso in vari Stati europei nelle recenti elezioni nazionali e vogliono riformare le strutture della Commissione, dando più spazio alle decisioni autonome dei singoli Stati, a tutela di fondamentali interessi nazionali.

AMMINISTRATIVE E REGIONALI – Più sentite e rilevanti le elezioni amministrative e regionali, che coinvolgeranno una grossa fetta dell’elettorato. In totale, oltre 20 milioni di cittadini saranno interessati da questa tornata elettorale. Da queste elezioni Meloni e Schlein attendono rispettivamente la prima un’indicazione dei cittadini sul primo anno di azione del governo di destracentro, la seconda sulle prospettive del Pd dopo il rinnovamento della segreteria e dei quadri dirigenti.
Molti saranno i sindaci che dovranno essere eletti: si tratta di oltre 3.700 comuni, tra cui 27 capoluoghi di provincia (Ascoli Piceno, Avellino, Bari, Bergamo, Biella, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Cremona, Ferrara, Firenze, Forlì, Lecce, Livorno, Modena, Pavia, Perugia, Pesaro, Pescara, Potenza, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Sassari, Verbania, Vercelli e Vibo Valentia), di cui sei sono anche capoluoghi di regione (Bari, Cagliari, Campobasso, Firenze, Perugia e Potenza).

TOSCANA – In Toscana particolarmente attese le sfide a Firenze, Livorno e Prato, attualmente con sindaci Pd, nelle quali il centrodestra proverà a cambiare la tendenza consolidata, conquistando le ultime roccaforti rosse, in attesa delle elezioni regionali che coinvolgeranno anche la Toscana nel 2025. Nel 2024 si voterà solo in 5 regioni (Abruzzo, Basilicata, Piemonte, Sardegna e Umbria).

ASTENSIONE – In generale però si prospetta un’astensione record, una fuga monstre dalle urne, a conferma della disaffezione crescente dei cittadini, non soltanto in Italia, delusi dalla classe politica e dalle promese non mantenute. Ne hanno tutte le ragioni.

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