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Migranti: Piantedosi dispone un monitoraggio degli stranieri anche clandestini. Sarà affidato alle prefetture

ROMA – Nuove direttive del ministro Piantedosi in tema di immigrazione, per controllare meglio arrivi e facilitare (ma sono gli stessi immigrati a far resistenza) integrazioni. Visto che sono già 48.837 I migranti arrivati in Italia dall’inizio del 2023 sino a oggi e anche per sontrastare la politica della sostituzione etnica che le sinistre, non solo in Italia, ma anche in altri Paesi d’Europa, stanno progettando e attuando facilitando l’invasione da parte di milioni di africani.

Il Ministero e il ministro vogliono vederci chiaro e per questo vogliono accertare i numeri della presenza di extracomunitari. Le statistiche saranno redatte dai prefetti con l’ausilio di consulenti esterni, mentre il Parlamento di Bruxelles sta ridiscutendo sulle quote di ripartizione dei migranti tra i 27 Paesi Ue e, al contempo, propone di multare i negligenti a ospitare gli immigrati con tanto di risarcimento ai paesi di primo approdo, Italia in testa.

A breve infatti partirà una sorta di censimento per esaminare da vicino tutte le realtà migratorie presenti nel Paese. Prima fra tutte la necessità di fare luce sulla comunità degli irregolari e di coloro che, a più riprese pur richiedendo permessi di soggiorno che puntualmente vengono negati, restano in Italia, visto che le espulsioni non possono essere realizzate.

Il governo Meloni vuole identificare tutti costoro e avviare un eventuale processo di rimpatrio. Ci voleva un governo di centrodestra per dare un volto aggiornato alla comunità straniera presente in Italia e per avere contezza di tutte quelle aree, ai margini dei capoluoghi di provincia, dove si nasconde un sottobosco di variegate criminalità. Le sinistre e le associazioni cattoliche e progressiste invece lucrano sull’accoglienza e l’assistenza, sia dal punto di vista politico che economico.

Il compito sarà affidato alle prefetture, coadiuvate da un team esterno di esperti, che dovrà dare conto del quadro completo che investe l’attualità del processo migratorio. Si partirà con le rilevazioni in 4 Regioni (Lombardia, Toscana, Campania, Sicilia) dove verrà analizzata la modalità dell’accoglienza, i diversi contesti locali tra comuni e agglomerati urbani, chi sono i titolari di protezione internazionale e per quanti anni ne avranno diritto, chi sono gli immigrati irregolari e dove risiedono le realtà a rischio di delinquenza organizzata e sommersa.

Quest’operazione ha come obiettivo ricostruire un quadro completo del fenomeno migratorio in Italia attraverso quelle fonti statistiche tradizionali che, negli anni, le sinistre e i governi supposti tecnici del presidente (Napolitano e Mattarella) non hanno mai utilizzato per ,proteggere i migranti anche clandestini. Le prefetture e le Forze dell’ordine dovranno fare chiarezza su nazionalità dichiarante e nazionalità effettiva; età dichiarata ed età effettiva; richiesta d’asilo e di protezione. Si potrà così procedere all’identificazione e rimpatriare i clandestini e elargire il permesso di soggiorno temporaneo a chi ne ha diritto. La autorità saranno inoltre in grado di gestire più facilmente sia i rimpatri che le procedure di frontiera per gestire il fenomeno dei flussi.

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