Rinnovare le Istituzioni

Ucraina: gli aiuti a Zelensky non sono illimitati. L’avvertimento di Crosetto

ROMA – Gli alleati occidentali stanno finendo le riserve di armi (molte obsilete) che forniscono a Zelensky per la sua controaggressione sul territorio russo. Lo ha segnalato già la Gb e adesso lo afferma anche il ministro Crosetto per quanto riguarda l’Italia. L’auropa non si può svenare sulklk’altare del presidente-attore, desideroso di una vittoria completa su Putin, spalleggiato dal Biden, che cura gli interessi Usa.

Il nuovo pacchetto italiano di aiuti, annunciato lunedì scorso dal vicepremier Tajani a Kiev, non è ancora determinato. Infatti tra i sistemi di contraerea da fornire all’Ucraina non resta molto. Anzi, specifica il ministro Guido Crosetto, anche se “la disponibilità c’è, per ora è soltanto una dichiarazione di intenti”. Il titolare della Difesa chiarisce che si sta verificando la fattibilità di costruire l’ottavo pacchetto: “Ci sono due aspetti: uno politico, che è ciò di cui ha parlato Tajani, e poi c’è la parte tecnica, per vedere cosa si è in grado di dare senza mettere in pericolo la necessità di preservare una Difesa italiana. C’è una continua richiesta da parte ucraina di aiuti, bisogna verificare ciò che noi siamo in grado di dare rispetto a ciò che a loro servirebbe”.

Del resto già nel gennaio scorso si era posta la questione di un parziale svuotamento dei magazzini e di dover ripristinare le scorte che servono per la Difesa nazionale: una questione affrontata anche da tutti gli altri Stati europei. E solo in Italia, secondo le aziende belliche, serviranno due anni per recuperare il quantitativo munizionamento. Senza contare i sistemi di difesa avanzata forniti a Kiev in collaborazione con la Francia, come il Samp-T. “L’Italia ha fatto molto, ha puntato molto sui sistemi di difesa antiaerea per fermare gli attacchi che vanno sulle infrastrutture civili ed energetiche, sulle città, sulle scuole. Il problema è che non hai risorse illimitate. E da quel punto di vista l’Italia ha fatto quasi tutto ciò che poteva fare, non esiste molto ulteriore spazio”, dice senza mezzi termini Crosetto, il quale sul contenuto di un eventuale ulteriore pacchetto di aiuti stronca qualsiasi domanda: “c’è già tantissima gente che ne parla non avendone competenza, evito di parlarne io. Anche perché è secretato”. Secondo alcune ipotesi avanzate da fonti informate, viste anche le richieste ucraine, l’invio potrebbe riguardare sistemi o munizioni di contraerea e apparecchiature antidrone. Il ministro della Difesa immagina che “in inverno ci sarà probabilmente la risposta russa alla controffensiva ucraina”, e fa una previsione: “penso che la prossima primavera possa essere il periodo in cui, esaurite da entrambe le parti le armi per cercare di imprimere una svolta da una parte e dall’altra, si possa aprire un tentativo di dialogo”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *